L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

VORREI FARE L'AGRICOLTORE

Vorrei fare l’agricoltore
Lavorare duro e racimolare soldi
per poi
comprare un pezzo di terra spoglia

Da febbraio ad agosto lavorare nel fango
mettere in piedi un piccolo capanno
fatto di canne e di travi
di legno
con una vecchia porta scricchiolante e sghemba
che si chiuda con un semplice passante
arrugginito

Zappare la terra e bagnarla del mio sudore
spaccarmi le mani e incallirle per la fatica
E seminare nel mese di aprile
dopo aver fatto delle buone provviste di acqua piovana

Essere presente
cosciente della crescita delle mie pianticelle
raccoglierne i frutti e godere del loro succo
dolce e meraviglioso

Vorrei fare l’agricoltore
e allevare qualche gallina, qualche coniglio
procurarmi un maialetto, un agnello
di tanto in tanto
cuocere il pane nel mio forno a legna
fare la pasta, mangiarla in campagna
con le mosche e le vespe che mi ronzano attorno

Vorrei fare l’agricoltore
per fuggire da tutti quelli che si dannano la vita
dando troppa importanza alle loro scartoffie.


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