L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

QUESTA GENTE... CHE GENTE...

Prego, prego... entrate pure... accomodatevi... scusate la confusione...! Lasciatemi iniziare, ora, perché questi sono pazzi! Direte, chi? Di chi parla, oggi? No, no... non è più sul lavoro, che voglio parlare... oh! Attenzione! Non me ne sono mica dimenticato, io, di quel discorso là, eh! State attenti! Queste sono cose serie, bisogna tenerle a mente per bene... il lavoro... ci ho la fissa, io! L'uomo arancia, mica è un caso! Spremiture... il sangue è il nostro! La vita è una!
Non lo sai! – Direte voi...
Eh, sarà pure! Ma io mi fido poco, però.
Questa gente è pericolosa... noi siamo in pericolo! Strangolatori e omicidi e assassini e stragisti... l'Isis? Ma quale Isis! Ma quale Al Quaeda... no, no... Boko Haram... no! Al Shabab? Macché! Io parlo di loro! Di questi qua, di tutti quelli che ci circondano... che mi circondano!
Rigidi, tutti pelle e ossa, oppure con pance che nemmeno i malati di lebbra ce le hanno così sformate...! Ma li avete guardati bene, sì o no?
Sto delirando? Io deliro? Ah, no, no! Aspettate... aspettate! Vedrete, se sto delirando! Mi direte! Andate al supermercato! In un centro commerciale! Ne vedrete delle belle! Tutti rigidi, con gli occhi velati di una patina bianca... le mani rigide sul carrello, i piedi trascinati... odio puro per il loro marito, o per la loro moglie! Stanno l'uno al fianco dell'altra, ma come vorrebbero essere agli antipodi... ah, se fosse per loro! Ma la società? E quello che penserebbero i vicini, gli zii, i genitori, gli amici? Stanno male, soffrono... pericolosi!
Questi poveracci... questi scarti... sono pazzo, a dire queste cose? Sono matto? Ah, sì... io esagero, certo... ma permettetemi una domanda. Una! Come potete sopportare l'accozzaglia ambulante che riempie le strade davanti a casa vostra? Ho paura! Sì! Paura! Paura di tutto!
Mi calmo, sì... sì, mi calmo... mi tranquillizzo. Un bel respiro...

Ripartiamo daccapo. Le maschere. Questi qua vanno in giro. Attori finti teatranti. Gente fasulla. Vanno in giro nascosti da maschere allegre e sorridenti, ma rilassate...? No! Rilassate no per niente! Lo riconosco, io... le maschere le vedo anche io! Che pensate? Che non incontri nessuno durante la mia vita? Che sia una specie di malato il cui computer è un prolungamento del suo corpo? Ah, ma state sbagliando, sapete? Sbagliate di grosso! Garantisco io!
Io la gente la vedo tutti i giorni, e ne vedo tanta... troppa, decisamente! Questi sono pericolosi... io sono in pericolo!
Dicono una cosa e ne fanno un'altra, questi bastardi. Kansas City shuffle! Sissignori! Un imbroglio! Ti fanno fidare di te, tu lo fai... sono carini, simpatici, ti fanno ridere... ridere! Ti divertono! Il tempo più bello della tua vita! Una seconda giovinezza! Una scoperta... la scoperta del bello, dell'umanità... capisci di essere sempre stato troppo pessimista, capisci che tu avevi torto, loro ragione... non hai mai capito un cazzo, e così ti immergi nel loro mondo. Loro ti accolgono a braccia aperte... a gambe aperte! È solo che poi... poi arriva il cetriolone! Te la mettono nel culo, i figli di puttana! E tu? Che fai? Eh?
Beota, inebetito, dici, ma ci volevamo bene! Poi strizzi gli occhi... ti riprendi. Ti risvegli. E il mondo s'incenerisce di nuovo! Le nubi che nascondono il sole! Ancora! Un'altra volta! Come prima! Tutto come prima, a parte la cicatrice che rimane! La maschera si deteriora, e tu noti che la persona che hai di fronte è sempre la stessa che hai incontrato in ogni parte del mondo, in ogni angolo della tua vita... i lati più oscuri! Le faccende peggiori! Maschere? Forse...!
Stronzi... bastardi... si approfittano della fiducia che gli dai, se la prendono, se la assicurano e se la stringono bene, e poi... sbam! Il ben servito! Flup! La lama del coltello che ti entra nella carne! E tu... tu li guardi esterrefatto. Non puoi fare mica altro, sai... piegato in due dal dolore. Lo senti, il sangue caldo che cola, che ti zampilla dalla ferita... che scende sulle gambe...
Non capisci, non riesci a concretizzare... è un'oscenità! Tradimento! Traditori! Maschere! Maledetti... cancro del mondo... rovinano la gente, violentano persone, derubano felicità, serenità, allegria, pace... e allora... e allora si entra in guerra. Il mondo è distrutto!

Mi sto innervosendo di nuovo, avete ragione... difficile seguirmi... arrivare al punto... ma che cazzo stai dicendo? Me ne accorgo, vedete? Ma vi assicuro che è difficile fare altrimenti! Impossibile, quasi! Esagero, per molti... sì, per molti esagero... un estremista! Un qualunquista! Anarchico! Di tutto, mi è stato detto, ma io... mica nego, eh! Non nego mica...! Pensino quello che vogliono...
E però loro lo fanno con la faccia di bronzo, a parlare male di me! A prendermi per il culo, o a tradirmi... a conficcare quella loro lama nella mia schiena, in mezzo... lì! Hanno la faccia tosta di sorriderti, di apparire sereni, sorridenti... sono malati! Credono sia tutto normale, tutto a posto... regolare... ok...! Ma l'umanità gli è stata strappata e sono tutti quanti diventati dei grandissimi bastardi! Possano crepare tutti del loro veleno, anziché spararmelo in faccia in continuazione! Oh, qua c'è in gioco la mia vita! Mica è uno scherzo, eh!
Sto delirando? Di nuovo? Sì? Pensate questo, lo pensate di nuovo? Dovrei calmarmi? Sto deragliando, di nuovo? Forse sì, forse sì... forse avete ragione, ma sono troppe le cose che ho in mente, davvero... scusate... scusate! Sapete com'è, quando volete dirle tutte quante, e sapete di avere poco tempo... sparate! Fucilate! A salve! Mica prendo la mira... no, no! Sparo tutto! Vomito tutto quello che ho dentro! Ma vi riprendo, vi riprendo... vi spiego tutto, ora vi spiego, promesso... datemi un attimo... un po' di tempo per organizzarmi.

Ci sono. Quello che voglio dire, è che questo è un vero e proprio macello. Sono intriso di merda dappertutto. Merda che mi viene rovesciata in continuazione da gente che conosco a mala pena, e io che cerco di comportarmi al meglio con tutti quanti... ma qui non esiste pietà! Tradimenti! Delusioni! Disillusioni! Pensi che sei troppo pessimista, così cerchi di correggerti... di migliorarti. Sembri matto, a pensare che tutto sia una grandissima merda. Ma a cosa serve cercare di migliorarsi con le altre persone, se sono tutte così? Non tutte, non tutte... ma quasi! Pensi di essere maligno a pensarla in un certo modo, e ti fanno sentire colpevole! Detestabile! Inizi a detestare la tua persona, a odiarla, a dire “se mi conoscessi mi sputerei in faccia solo a vedermi in giro”!
L'istinto... quando impareremo a dar retta al nostro istinto? Quello ha sempre ragione! È fatto per salvarci il culo! Quello è l'unico che bisogna seguire! Se si conoscono le persone, se si capisce come sono fatte... tutte uguali!
Ti comporti bene? Lo capisco! Ti comporti male? Lo intuisco! Ma tutte queste cose... radio, televisioni, internet... questo buonismo sfaccendato, questo volere la pace a tutti i costi... l'onestà, la verità, la realtà delle cose... non è più possibile vivere così! Non si può più! No! No!
Oh, io, ammattito, non lo sono ancora, ma manca poco, sapete! Sappiatelo! Perché se si continua così, in questo modo... chi non impazzirebbe? Tutto mi si ritorce contro! Tutto mi si rovescia sopra! Presente, passato e futuro! E la gente che dice di volerti bene, così, senza che tu abbia fatto nulla... fandonie! Menzogne! Fasulli traditori! Sei come un fratello... sì, nel culo! Il mio culo, vuoi! Ma io non te lo do mica... ah no! No! Lascia che mi accorga di che pasta sei fatto! Sorrisi, dolcetti, gentilezze... sì sì! Tutto!
Sono sveglio, io... mica dormo! Paranoico? Pensatelo pure. Pazzo suicida? Sì, sì... pensate tutto quello che volete... io devo vomitare! Vomito tutto! Dentro non ci sta più niente... la merda ingoiata... STOP!
E non è mica la prima volta, che la gente me la mette in quel posto! Ma sembra ci si debba fidare per forza! Sembra che se non ci si fida, si farà una brutta fine! Fiducia... ma di che? Perché? Ah, ho sbagliato di nuovo... è successo di nuovo, e ora sto qui a vomitare tutto... un blog... una speranza...

Vengo al punto... cerco di raccontarvi l'ultima. Ah, l'ultima è bella, sapete? L'ultima che mi è successa è bella... gravità assoluta! Alto tradimento! E io, l'ebete di turno... pure colpevole, rischio di passare! Fanculo alla fiducia... l'amicizia... ma cos'è l'amicizia? Un modo per divertirsi? O è sicurezza? Appoggio? No, no... niente! Solo! Sono solo e voglio stare solo! Fiducia... ma di che?
Cerco di calmarmi. Ci provo, ci sto provando! Ma come si fa? Sono umano! Ho sangue nelle vene, pure io! Non sono mica un Buddha! Voglio rimanerci, umano, io! Sbagliare, incazzarmi, esagerare... un uomo!
È di un mio collega, che sto parlando. Ah, non voglio dirvi quello che faccio. Faccio tanto, faccio molte cose... scrivo perché ne ho bisogno, non riesco a tenermele dentro, io, le parole, e quindi le scrivo. Ma lavorare... mica mi danno niente, per quello che scrivo! E chi dovrebbe pagarmi? Scrivo, e tanto mi basta, ma per mangiare... lavoro, pure io! Che cosa credevate?
Odio! Odio tutti quanti, non potrei... non ce la farei a non esprimere niente, sapete? Troppa gente la cui umanità è stata gettata nel cesso. Una valvola di sfogo... ne ho bisogno, ne ho davvero bisogno.
Un collega. Cugino di un'amica, per giunta! Un'amica carissima. Oh, con questo qui ho messo su un progetto, qualche anno fa... tutto bene, un'idea mia... mia! Una cosa che avevo messo in piedi quasi dieci anni fa, dico! Roba tutta mia... ufficiale! Ho le foto, ci sono gli scatti, palesi, tutto coi puntini sulle i... dico, come svago, facciamo questa cosa.
No, non vi dico cosa, mi dispiace... un progetto! Un qualcosa con cui si può metter su un po' di grana... un lavoretto impegnativo, mal retribuito, certo... ma retribuito, almeno! Un po' di roba per sopravvivere... precari! Tutti e due precari, eravamo. E lo siamo ancora! Precari! Status symbol del giovane di oggi. Mica ci alieniamo, noi... anche noi! Precari... ma lui soltanto nella forma, mica nel contenuto. Io il lavoro fisso ce lo avevo, ce l'ho avuto, e l'ho mollato. L'ho mollato io, però. Non son stati mica loro a scaricarmi...! Una scelta di vita, si dice. Coraggio, l'hanno chiamato... sicuramente mi prendevano per il culo anche all'ora, ma almeno lì li ho lasciati cantare. Per me però era necessario. Andarmene, dico. Mica son stato coraggioso. Sarei stato coraggioso se non me ne fossi andato! Se non avessi cambiato vita in maniera radicale! La corda è ancora nel negozio, ma stavo per andare a comprarla, sapete? Impensabile. Io, otto ore al giorno, per far arricchire uno che mi stava pure sulle palle. Ah, no, no, no... impossibile... troppo, per me! Precario! Precario per scelta! La vita è una, sapete... che ne so? Di nuovo? E su...
Il mio collega no, mica precario per scelta! Ah, ma quale scelta? Lui ha cercato... non trova mica! 41 anni, che cazzo trova? Professione, mestiere... non ne ha mica! Sì, qualcosa la saprà pure, in teoria... ma niente di pratico! Nulla! Io sì, per fortuna. Le uso pure, le mie capacità pratiche, per farmi un gruzzolo... per andare avanti...
Questo qua... io amico di sua cugina, s'è subito vantato della nostra vecchia conoscenza. Mi era sempre stato sulle palle, a me come ad altre cento persone, ma con me... sorrisi! Gentile! Dolce! Ah, mi ero sbagliato, mi faccio. Sono il solito maligno... il solito che pensa male... mi faccio schifo! Gli propongo un progetto da mettere in piedi insieme... me ne sono pentito! Naturalmente, all'ora no... all'ora pensavo potesse funzionare. Uso quella roba che avevo messo in piedi anni prima e la metto in comune... la condivido con lui. Sempre mia, oh! Foto! L'ho detto! Tutto palese! Tutto mio, niente da dire, ma lui ci lavora sodo... se la merita, una considerazione... gliela do! Fiducia! Mi fido! Fanculo a me, e a quello che ho sempre pensato di lui e degli altri... condivisione! Mi piace, condividere, a me... mi piace un sacco, però sono un gran bastardo, pure. Se vedo un'ombra di avidità...
Un passetto in più, ha fatto, lui. Acquista punteggio, inizialmente, poi... vedo. Inizio a conoscerlo. Mi spaventa! Cambio d'umore! Zac! Non lo conosco più! Chi sei?
Umani, certo. Gli umani sono lunatici, cambiano spesso umore... tutti mestruati! Un bel cazzo, invece! Altroché! Mestruato trenta giorni al mese, lo stronzo! Questo qua è folle! Folle? Ah, se mi fossi posto questa domanda tempo fa... non sarei certo qua a raccontarvi di questa cosa! I provvedimenti li avrei presi... li so prendere, anche io!
Comunque, inizia a lavorare fino a raggiungere lo stremo delle sue forze, il bastardo. Sembra non ci stia più con la testa! Nervoso, non saluta più! Rigido, schematico, robotico... una macchina! E che faccio io, adesso? Gli ho dato un ruolo, gli ho dato delle responsabilità... gestisce, lavora... a me, di male, non me ne ha mica fatto, ma il rapporto personale? Che facciamo? Per me conta, anche quello lì! Che faccio? Chiedo, ci parlo... comunicazione! In faccia!
Ma hai qualcosa, ti ho fatto qualcosa, chiedo... ché voglio sapere! Ci tengo, a certe cose, io... ma lui... no, fa lui. Non c'è niente, tutto normale! Normale? Normale! Non solo! Mica si ferma lì, la faccia di bronzo... no! Non gli basta! Chiede anche perché chiedo cose del genere! Perché? Dico... non saluti più, non parli più... non ho niente! Fa lui... è furioso! Aspetto... gli do qualche giorno, e poi, finalmente, iniziano ad entrare due quattrini. Il parco frutto di un'operosità non indifferente... e lui torna quello di prima!
Brilla, è il sole! Bella giornata! Via le nuvole! Via il vento! Via la sporcizia... tutto... è felice! Un amico, un fratello... grazie, grazie, grazie!
Per farla breve, per dar da mangiare alla vostra curiosità, la storia va avanti in questo modo, non peggiora e non migliora. Alti e bassi con una certa costanza, ma io... eh, io inizio ad accusarlo, il colpo. Ogni volta che lui s'incazza, per me è una coltellata! Mi accorgo che io ne risento sempre di più... non sono mica di pietra! Sono un uomo, ho sentimenti... lo ripeto! È vero! Debolezze... perché fai così, non faccio niente, si continua in questo modo, son paranoico? Forse... un mese, due mesi... al terzo mese succede un imprevisto all'ultimo momento.
Una tragedia, vi dico. Qualcosa di drammatico. Di serio. Di grave, molto grave. Son serio, ora. Mi passa l'euforia, quando incespico in certi ricordi. La cosa peggiore che mi sia mai capitata. Devo lasciar perdere quest'argomento perché devierebbe la vostra attenzione, ma ne ho patito, di sofferenza. Ve l'assicuro. Non vi auguro niente di simile, credetemi. Non lo auguro a nessuno. Non capitano a tutti, certe cose... in certi modi...
Ma torniamo al punto, che non vi voglio rattristare troppo. Cosa fa, l'amicone, quando gli dico che non posso lavorare? Non chiede mica come stai! Non chiede mica cos'è successo! No! Io, sull'orlo della depressione, e lui... Dammi tutto! Mi serve tutto! I numeri, i contatti, devo lavorare! Non si preoccupa mica di come sto io! Oh, ero sul bordo del precipizio! La testa se n'è andata, per qualche momento, eh! Per qualche giorno! Quattro anni di lavoro assieme, dimenticati! Chi cazzo sei? Stai male, ma chi sei? Mica roba da poco, ve lo ripeto... una cosa terribile, da far accapponare la pelle al coccodrillo! Son serio! E lei? Rapporto personale? Quale? Cosa? Eh? Documenti! Registri! Faccio io! Gestisco io! S'inorgoglisce, lo stronzo! S'impettisce, il bastardo! Il figlio di puttana!
Io sono a pezzi, non ho forze, gli do tutto! Consegno tutto l'ambaradàn nelle sue mani! Sulla forma non cambia nulla, è sempre tutto mio, ma lui... che faccio? Gli dico fottiti? Gli dico arrangiati? Ah, non stavo mica pensando alla vendetta, io... non pensavo mica ai suoi cambi d'umore! Ero nel pieno di una turbolenza che mi ha messo al tappeto... me ne fotto, di certe cose! Troppo in basso, nella scala delle priorità! Prendiamo due accordi verbali, roba semplice, fra me e lui. Inter nos, fra amici... amici! Intanto lui lavora e io mi riprendo... un trauma mica da niente, a livello psicologico... roba molto grave, credetemi!
Passato il periodaccio, trascorsi un tre, quattro mesi, mi ristabilisco e torno al lavoro secondo i nostri accordi. Accordi verbali e provvisori, niente di scritto, certo... e cosa fa, il porco? Gestisce! Amministra! La cane! Capeggia! Il suo regno... il suo lavoro! Bastardo! Dominus! Il potere è nelle sue mani... lo prende, lo usa... e gli accordi? Fanculo! È tutto suo! Mi ha preso! Non posso fare niente!
M'innervosisco... lui non torna più alla luce... è finita... è finita... e così sia...

Ah, volete sapere come va a finire la scenetta? Ve lo dico subito. Due parole, poi vi lascio. Finisce che io me ne vado! Finisce che le comunico che è tutto fatto, tutto finito... game over, stronzo. Prendo tutto con me, gli levo tutti i privilegi, al pezzo di merda!
Si spaventa, ci pensa qualche giorno... stallo... poi, via con la simpatia! A tutta birra! Con la dolcezza! Sorrisi! Andiamo a bere! Sabati, venerdì! Come stai? Come non stai? Oh, mi vuoi di nuovo bene? Sì? Ottimo... anche io te ne voglio! Ma sai cosa? Me ne vado! E tu, chiedo... mi pongo la domanda... che farai, adesso, senza di me? Senza il regno che era mio e che tu hai spremuto finché hai trovato succo dolce e succoso... facile da bere? L'hai sfruttato a dovere, eh?
Ah, non lo so, io, cosa farai... sorridi? Sorrido pure io... odio la rabbia, l'ansia, il nervoso... fatemi vivere in pace. Fatemi vivere per i fatti miei, dannati figli di puttana! E soprattutto, non contate su di me così come io non voglio contare su di voi!

E ora, lasciatevi ringraziare per la visita. Scusate il disordine, ma sapete... in certi periodi le cose stanno così, che non si ha tempo di metterle ciascuna al proprio posto... grazie, grazie per la visita...

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