Tutto s’acqueta.
Gli ultimi passeri
cinguettano l’arrivederci,
i primi grilli si odono
in lontananza.
Sento l’eco di un
cane che abbaia in fondo alla via.
Poi, silenzio.
Il fresco dell’aria
s’adagia sulla pelle.
Respirano serene le
narici accaldate.
S’accende la debole
fiamma del cerino
E lo stoppino della
candela
Arde sul tavolo d’un
delicato scoppiettio.
Un pipistrello svolazza
in rapidi cerchi convulsi
Mentre i primi lampioni
illuminano la strada.
La terra, ancora tiepida, accoglie l’umido calante dal cielo.
Le montagne
all’orizzonte, coperte di soffici cespugli,
nascondono una vita
pronta a destarsi.
Scivola, l’imbrunire,
signorilmente discreto.
Svanisce, e lascia il
posto
Alla Dama dall’abito
di seta
Dai pendenti di perla.
Regina temuta di
adorabile bellezza.
Profumata, Lei scende
fra i sogni segreti
Senza mai toccarli
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