L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

PRIMA DELLA NOTTE

Tutto s’acqueta.
Gli ultimi passeri cinguettano l’arrivederci,
i primi grilli si odono in lontananza.
Sento l’eco di un cane che abbaia in fondo alla via.
Poi, silenzio.
Il fresco dell’aria s’adagia sulla pelle.
Respirano serene le narici accaldate.
S’accende la debole fiamma del cerino
E lo stoppino della candela
Arde sul tavolo d’un delicato scoppiettio.
Un pipistrello svolazza in rapidi cerchi convulsi
Mentre i primi lampioni illuminano la strada.
La terra, ancora tiepida, accoglie l’umido calante dal cielo.
Le montagne all’orizzonte, coperte di soffici cespugli,
nascondono una vita pronta a destarsi.
Scivola, l’imbrunire, signorilmente discreto.
Svanisce, e lascia il posto
Alla Dama dall’abito di seta
Dai pendenti di perla.
Regina temuta di adorabile bellezza.
Profumata, Lei scende fra i sogni segreti
Senza mai toccarli

Né mai posarsi al suolo Aleggia

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