L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

NONNO

 In piedi, di fronte allo specchio,
stringe con eleganza il nodo della sua nuova cravatta
e si guarda negli occhi lucidi, ampi, ancora vivi.
La tremula mano è rugosa, robusta,
stanca sotto al collo rinsecchito.
Raccoglie dalla sua memoria gli antichi ricordi a lui più cari.
Emozionato
Serra strette le sue labbra scure e sottili, nasconde le nude gengive,
mantiene saldo l’aspetto.

Una voce chiama il suo nome e lo riporta alla realtà.
Lento, si china sulla moglie.
La guarda rassegnato.
Dolcemente le porta una ciocca di radi capelli dietro l’orecchio.
Sta in ginocchio di fronte ad una muta, inconsapevole indifferenza.
Poi, paziente, raccoglie le forze e si rialza:
afferra i manici della sedia a rotelle,
conduce l’amata fino all’uscio di casa.
Fiero, dignitoso, fermo accoglie ora la visita a lui riservata,
pronto a consegnare un futuro che più non gli appartiene
nelle mani del giovane nipote

che felice vuol presentargli la sua sposa novella.

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