L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

IL MANAGER

Siede sul divano
La luce irregolare del televisore gli irradia il viso
pallido azzurro elettrico
Sguardo spento
un morto di tre giorni
Il corpo è abbandonato sulla morbida pelle di cuscini costosi
Immobile
Il cuore e i polmoni tentano di tenerlo in vita
Cervello spento
essiccato sotto sale
non ha stimoli cui non saprebbe reagire
Ricezione passiva
parole, suoni, colori, immagini
Sorrisi e pianti fasulli e programmati
gli giungono dentro attraverso innate fessure
Uno stupro di occhi e orecchie

Lui è stanco
per l’arduo compito di responsabile
Fiero
per la mansione che gli è stata affidata
e il suo succo
l’ha lasciato nel frigorifero dell’ufficio
perché è solo lì che può goderselo
mentre sua moglie
silenziosa
tenta di dare il massimo orgogliosa dei risultati raggiunti
repressa nella stupidità del bricolage.


Nessun commento:

Posta un commento