L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

DI LÀ DEL MURO

Tutto il melodramma che mi circonda
Tutta questa gente che mi fa vomitare
Io vi temo
Schifiltosi e viziati signorini capaci solo di lagnarsi
Il mondo non gira nel verso a voi congeniale
Scoprite di dover camminare per poter sopravvivere
Lo scoprite tardi, vi siete fottuti, e adesso la colpa è nostra
Incolpate il mondo e i loro fratelli,
gli amici e l’istruzione,
incolpate i bastardi e i genitori, gli apolidi e gli avvoltoi
Meschini vi scoprite sofferenti e monchi
Sperate senza convinzione che l’aria si tinga per voi
Giudicate spietati l’ingiustizia universale
Vomitate merda fumante e cagate piscio verdastro
Calpestate i vermi che vi sbucano dalle unghie dei piedi
Gente morta e inoffensiva
Cani rognosi delusi e lamentosi.

Sporcati i capelli, puttana d’alto bordo!
Fatti scopare dal cazzo fangoso della vita di oggi
Allatta i figli delle scrofe più grasse
Dona i tuoi seni alla lingua più marcia
Respira i vapori della merda caprina
ché quello è il tuo cibo, principessa,
quello il tuo bere, quello il tuo amore!
Benvenuta, bagascia del mondo
Ti accogliamo nel culo del cielo, fra le cosce della gente reale
che vive in silenzio
cosciente di farlo.


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