Le palpebre
dei suoi occhi
sono cadenti.
Semi coperte
da sporadici peli.
Disordinate
sopracciglia.
Il viso è
gonfio, violaceo.
Liscio, la
pelle tirata.
Il vino gli
riempie la faccia imbalsamata.
Trema la sua
mano, rapida.
È
impercettibile il movimento del bicchiere che agguanta.
Dentro
è spento, arreso.
La
vita è per lui morte
e la
sigaretta, nella mano puzzolente,
lenta
lascia
cadere la cenere che sporca.
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