L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

IL RAGAZZO CHE PASSEGGIAVA FELICE DAVANTI ALL'AGRUMETO

È di nuovo lunedì
La marketing manager è appena tornata dalle sue vacanze di Dubai
Pelle cartonata, eccessivamente abbronzata, capelli più chiari del solito
Sfoggia un estivo abbigliamento in lino bianco
un sorriso di qualche secondo mentre si guarda intorno
in quello che tutti considerano suo territorio
L’export manager fa rientro nel primo mattino dalla sua villa sul lago
dove ha finalmente giocato con i suoi nipoti
figli mancati per una coppia impossibile
che lui mai avrebbe potuto tenere in piedi
per il troppo tempo speso annaspando fra lussuriose tentazioni
Arriva il sales interno con la sfolgorante auto nuova
Fiammante, scura, superaccessoriata
Resterà per anni sconosciuta a sua moglie, depressa e sola
sposatasi con un benestante e stimato uomo che le dorme accanto
La segretaria ha speso mezzo stipendio fra i negozi della città
ché gli amici sono scomparsi dalla sua esistenza
troppo stancante durante il giorno, impegnativa, invasiva
e che lei non ha tempo di vivere
L’impiegata agli acquisti è stata tutto il sabato dalla parrucchiera
Sfoggia ora una costosissima capigliatura curata, moderna, giovanile
che fa da cornice ad un viso tirato e forzato, rugoso
non mascherato dalla pur rossa e gioviale montatura degli occhiali nuovi
Giunge finalmente il proprietario, l’imprenditore, il capo
il Padrone
Grasso, lento, passo goffo e trascinato
Vede tutto, sente tutto senza apparentemente badare a nulla
Respira rumorosamente, suda
entra in ufficio senza rispondere ai saluti
si siede sbottonandosi i pantaloni con due mani e urla rabbia e raucedine
ordinando un caffè che in ventisette secondi gli viene portato
con la quantità di zucchero da lui esatta
insieme alle stampe che quotidianamente egli pretende

Fuori dall’ufficio, intanto
Il modesto fruttivendolo in jeans e logora canotta
Gioisce per ogni goccia di pioggia che gli cade sulla testa

Felice del destino fortunoso che gli è spettato.

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