Dietro
le porte scorrevoli
silenziosamente
meccaniche
un
violento impatto di odori
Carne,
trita, fritta, speziata
patate,
olio, puzza, forte
chiasso
Rumore
di voci
Vocìo
di civiltà
Parole,
suoni, urla, sovrapposte
Confusione
Un
muro di caldo
Gente
Gente sudata
Decine,
centinaia di persone, folla
calca
Mangiatori
I
polpastrelli che spremono i barattolo
il
ketchup sguscia sul piatto sporco
la
maionese giallastra flappa
sull’hamburger essiccato
Le
briciole spruzzano
melmose,
schifose, oleose, odorose
sul
piatto, sul tavolo, umidiccio
Tablet,
smartphone, netbook
internet
dei giovani
isolati
nel mezzo della cloaca umana
ridono,
piangono, agitano impazziti
le
loro dita affusolate veloci
Panini
dei vecchi
Panini
stracolmi, colorati, secchi
Bocche
Riempite
di salse rancide e viscose
mani
unte agguantano il pane grasso
Masticazione stomachevole
Lingue
fuoriescono da bocche saturate
Li
occhi si sgranano e le facce si spalancano
per
il primo morso al panino a quattro strati
da
mangiare in tutta fretta
prima
che la salsa sbrodoli
sprecata
sul piatto bianco.
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