Carne
flaccida, ballonzolante
trema
e sobbalza appesa all’esterno di una struttura sformata
contenente
merda
e
scemenza
Donna,
che sei avanzata con gli anni
dal
cervello imputridito ed ammuffito
con
materia grigio verde esalante fetido olezzo
sei
un emblema storpio dell’odierno sozzume
Corri
sotto la cappa d’un torrido cielo
sudi
lo schifo che dentro contieni
liberi
nell’aria vapori indecenti
Perfetta
malattia del germe televisivo
pesante
trascini un elaborato kit di aggeggi elettronici
legati
ai polsi, alla vita
indecentemente
addobbata in un abbigliamento ultratecnico
Sei
un insulto sportivo ridicolo, rigido, fasciato
Piegale,
quelle gambe, se proprio devi correre!
Noto
il tuo culo pesante ed enorme
E
metti un reggiseno che te le possa fermare, quelle grasse tettone!
La
tua fatica è un insulto alla natura
la
tua ricchezza è uno sbagliato mezzo di svago
Sei
vomitevole
e
rappresenti l’umano scenario che forte ripudio
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