Alla luce
non esiste più niente di sbagliato.
Niente.
Neanche di sbagliato.
Niente che non vada bene,
niente di tanto negativo da poter essere giudicato.
Non si annullano, qui, i gusti di niente e di nessuno;
non si annulla alcun pensiero negativo.
Non si annullano gusti né pensieri.
Se ne annulla il senso.
Bene e male sono speculari in una moneta:
la vita.
Entità ingenerate, al di là del nostro giudizio.
Giuste. Necessarie.
Corrette in quanto spontanee,
accettabili in quanto naturali.
Ogni accaduto è reale, quindi giusto.
È la vita che ha reso necessario gli stupri e le violenze,
gli abusi e gli sfruttamenti,
le volgarità,
le ossessioni,
gli incesti,
lo squallore, lo schifo,
la sporcizia, la malattia,
la sofferenza, l’errore,
il pianto, il pentimento, la fame,
la povertà, la schiavitù, la tortura,
la guerra, la distruzione,
l’inquinamento, il dolore,
lo spreco, la superficialità,
l’ignoranza,
la cattiveria, il bigottismo, la chiusura mentalem
il razzismo, l’omofobia, la religione,
la codardia e la spavalderia,
l’avidità, l’avarizia, e tutti i sette peccati capitali,
la morte.
Niente di reale può essere generato:
non siamo fautori, ma solo spettatori.
Tutti gli esseri, viventi e non viventi,
di ogni epoca, luogo e genere
non sono fautori, ma solo spettatori.
Da sempre, a ritroso fin dalla notte dei tempi,
fin dall’istante che nessuno può conoscere,
talmente antico da essere inconcepibile,
più ignoto del futuro,
fin dal futuro stesso,
viviamo in un tunnel.
Tutto scorre fra argini infiniti:
restiamo fermi, seduti su una sponda,
illusi di poter fare qualcosa della nostra vita
che non sia ammirarla
rendendone inutile testimonianza.
La morte è l’unica destinazione raggiungibile.
Accomuna qualsiasi cosa,
sempre l’ha fatto e sempre lo farà,
qualsiasi tipo di vita si viva,
qualsiasi senso di giustizia animi la propria esistenza,
qualsiasi sia la propria virtù.
Alla luce
Si accomunano il sano allo storpio,
l’omo all’etero,
il ladro al derubato,
l’onesto al disonesto, il politico al cittadino,
lo studente all’insegnante, il malato al dottore,
il depresso allo psichiatra, lo stuprato allo stupratore,
l’assassino alla sua vittima
il ricco al povero, la preda al cacciatore,
il prete al satanista, il credente all’ateo,
il rispettoso all’irrispettoso, il capo al dipendente,
l’acquirente al venditore, il lavoratore al disoccupato,
lo scrittore al lettore, l’ospite all’albergatore,
l’avaro al generoso, il superbo al modesto,
il sogno alla realtà,
il cielo alla terra,
il mare ai laghi, le montagne alle pianure,
il sole alla luna,
le calotte polari ai torridi deserti,
l’acqua al vino, la carne al pesce,
il piatto al bicchiere, il tavolo alla sedia,
il legno all’acciaio, il chiaro allo scuro,
l’alto al basso, il lontano al vicino,
Vero e Falso
Vita e Morte
Dio e Satana
Tutto, s’accomuna.
Tutto.
Niente,
e nessuno escluso.
Tutto esiste in funzione del suo opposto.
Si uccidono gli opposti per dar morte alla vita.
Tutto è necessario, niente è denigrabile.
Tutto il necessario è giusto,
accettabile, onesto, reale.
Tutto e il contrario di tutto
Esiste solo
In massima giustizia.
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