I due
giovani amanti giacciono immersi nel nuovo romanticismo
L’uno
di fronte all’altra, si guardano
con
occhi innamorati su visi luminosi
sedie
imbottite rivestite in poliestere con schienale tecnico
Si
scambiano parole di miele, profumate di primavera
Affondano
nella tenebra in cui brillano, lucenti,
un
milione e trecentodiecimila settecentoventi pixel.
Il
suono delle dolci frasi
è un
sorriso grazioso e mentale
accompagnato
da magnifici CLAC
mentre
i CLIC scandoscono le ore alternati ai BLAM
nella
notte senza tempo,
senza
preoccupazioni,
ché
il domani non esiste, per gli innamorati,
né
han bisogno del sole, o della luna.
Claustrofobia
di quattro muri bianchi senz’aria.
E si
sentono i profumi,
si
toccano i corpi, si odono gli sguardi,
si
gustano le labbra,
si
vedono le leggere espressioni delicate
lasciando
evadere l’immaginazione e vivere la fantasia,
unica
parte della propria persona
non
imprigionata nella scatola di plastica dal volto LCD.
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