Avvolta da
una grossa sciarpa di lana
Una giacca
grezza e pesante la copre fino alle ginocchia
Porta vecchi
stivali marroni imbottiti ai piedi
È bassa,
gobba e floscia
Il suo
vecchio viso è costellato di rughe
e gli occhi
azzurri brillano nell’aria ghiacciata
seri e
statuari mentre osservano il mondo veloce
che corre
davanti al suo banco.
I pretzel
speziati sono la sua sola ricchezza
che aspetta
paziente che arrivi sotto la neve dannata.
Lei pensa
alla guerra
Povertà e
violenza
Pensa alla
fame e poi pensa ai morti
Pensa alla
vita dei tempi di gelo,
alle mancanze
subite in passato.
Lei vede
tutto da sotto il suo telo
non chiede
però perché questo accada
Prende il
presente, beffardo, crudele
Conosce e
ricorda il passato bastardo.
Passa un
turista
Caldo
cappello, guanti di pelle
Fotografa
allegro le strade a lei note
con tablet e
smartphone
scettri dei
re dell’oggi più assurdo.
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