L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

VENDITRICE AMBULANTE UN INVERNO NELL'EST

Avvolta da una grossa sciarpa di lana
Una giacca grezza e pesante la copre fino alle ginocchia
Porta vecchi stivali marroni imbottiti ai piedi
È bassa, gobba e floscia
Il suo vecchio viso è costellato di rughe
e gli occhi azzurri brillano nell’aria ghiacciata
seri e statuari mentre osservano il mondo veloce
che corre davanti al suo banco.
I pretzel speziati sono la sua sola ricchezza
che aspetta paziente che arrivi sotto la neve dannata.
Lei pensa alla guerra
Povertà e violenza
Pensa alla fame e poi pensa ai morti
Pensa alla vita dei tempi di gelo,
alle mancanze subite in passato.
Lei vede tutto da sotto il suo telo
non chiede però perché questo accada
Prende il presente, beffardo, crudele
Conosce e ricorda il passato bastardo.

Passa un turista
Caldo cappello, guanti di pelle
Fotografa allegro le strade a lei note
con tablet e smartphone

scettri dei re dell’oggi più assurdo.

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