L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

SERPI

Cuore nerboruto
Fasci di giunchi marroni
intrecciati e rinsecchiti
rattrappiti da dosi di veleno
autogenerato da un fegato deviato
Non vedi il cielo e non senti il mondo
non gusti il cibo, non tocchi l’acqua

Nervi conduttori di scariche elettriche
Ignote percorrono i sentieri reconditi
di una mente atomica
radioattiva

Tesa e incosciente emani energia
che intacca i pori della mia pelle
e che in minime dosi perfora
una corazza troppo soffice
per poter reggere a simili spilli che iniettano
nel mio sangue
acide gocce di puro dolore

Tremo
Cado a terra preda di un’epilessia invasiva
incosciente di un uomo macchina indifferente
freddo e plastico
nelle azioni più violente
di cui esso è ormai assuefatto
cui nessuno può sottrarsi
in nessun modo

se non fuggendo.

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