L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

MISERA

Leva via quella maschera, verme!
Non fai altro che spalmarti sulla faccia la merda sciolta di questa società infetta
Ti vesti di stracci per dimostrare agli altri che non ti curi di nulla
Bevi e fumi per creare un personaggio che ti sembra migliore degli altri
Ridi, parli e bestemmi, scopi con tutti e godi dei vizi
Regali il tuo corpo a chiunque lo voglia
solo per essere coerente con la scelta che hai fatto
nel negozio di maschere.
Ti dici hippie, ma non ne sai un cazzo
Ti dici libera, ma non ne sai un cazzo
Ti dici felice, ma non ne sai un cazzo
ché dentro, biasimevole e pietosa polpa di sterco,
sei dilaniata, sbrandellata, lacerata, attanagliata
da pensieri inutili e negativi, ossessivi e paranoici
La tua mente è ingabbiata da sbarre inesistenti
Il sorriso è forzato e la tua pelle cartonata
Il cuore contratto fatica a tenerti in piedi
E dici di colori, svolazzi e farfalle
ma non sei altro che una sofferenza plastificata
avvolta e fasciata
stretta e soffocata
in un corpo fatiscente.


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