L'Uomo Arancia

Letteratura d'assalto. In crisi. Dal 1989

LA MOSCA BIANCA

 

Ho scordato

quella sensazione di tristezza dilagante

offuscante

il cielo sopra sereno e luminoso

quella debolezza permanente

del fisico corrotto dalla paralisi nervosa

Tempeste

elettriche dal cervello inviate

senza pietà

in ogni periferia della persona tutta


Immobilismo generato dalla stessa aria

inalata come cianuro

Un desiderio d morte

segue l corpo come un'ombra

La colpevolezza pregnante

ciascuno de miei gesti

ognuno dei miei pensieri


Ho scordato quell'assenza dai discorsi di gruppo

Quel costante pensiero socializzato

sul significato

di parole altrui

di sguardi

e sorrisi

e atteggiamenti spontanei

sgradevoli e sgraditi

violenze insensibili e indifferenti

eppur coscienti della loro crudeltà


Ma intorno

questi esistono

corrompono chi mi sta accanto

e trova insensate quelle tristezze

e quelle lacrime

che torturano le anime affini

rendendole cieche davanti allo specchio

difensive e sorde alle mie parole

scagliate come fossero delle sciabolate affilate

paralisi per ogni logica di pensiero

catastroficamente soffocata

da ogni accenno di assurda speranza.

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