La pioggia cade fuori dalla finestra
sbatte sui vetri da più di un mese ormai
La depressione di questo tempo è disturbante
La scimmia di Burroughs si è persa da qualche parte in India
mentre i deserti del Marocco sono rimasti vuoti
popolati solo da turbini di sabbia genitori di dune insensate
come questa poesia
Una serie di immagini proiettate alla mente attraverso gli occhi che svolgono la loro funzione principale
quella di autostrada
Jim Morrison piscia sul suo pubblico stramazzando e urlando come una gallina sgozzata
La lama insanguinata è quella dell’America Ginsberghiana
di Corea e Vietnam
di Arabia e della Cina futura
L’Est dell’Europa è investito dal vento occidentale
Le sue tradizioni sono i Navajos della Death Valley
Alcune resistono
Un muro di filo spinato s’eleva dal Baltico all’Adriatico
Le ragnatele intrappolano ciò che vorrebbe passare attraverso
Stivali impolverati con una lucertola australiana accanto
Città come tombe a forma di teatro
Cittadini come maschere anonime anomale amorfe
Io ci sono dentro, ma non ci voglio stare,io voglio guardare le stelle
Le stelle i pianeti le galassie oltre le nuvole
I piedi per terra ma gli occhi al cielo
Per favore
La vita è terrena per chi non sa morire
La coscienza è uno stiletto a doppio taglio
La paura è utile ma solo a volte
Le luci abbagliano gli occhi le pupille si stringono non vedo più un cazzo
La morte è vicina provoca paura eccitazione felicità
e gioia
di un momento comunque fugace.
Nessun commento:
Posta un commento