L’aorta si stringe perversa provocando un anomalo ingrossamento emostatico elastico di plastica colorata troppo debole per contenere il flusso del sangue cosparso sul corpo ingigantito
infittito
capillari violacei ed irregolari
Le luci degli stop si accendono oltre al parabrezza
si contano le gocce della pioggia gelida che cadono sulla strada lucida e scura
Il tubo di scappamento racconta la freschezza della tua mattina
La cravatta forse è troppo stretta
Il collo della camicia
domani dovrai certamente lavarla
è un po’ largo e si sente
specie perché la cintura di sicurezza tira con sé la spalla del cappotto
Occhi e niente si dissociano
Il viso ha la sembianza dell’artefatto
l’inconsapevolezza del present investe
invade
l’orgiastico rito del pensiero futuro.
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