Negletta
disperatamente disadattata nel luogo in cui nasci
cerchi in ogni modo di farti accettare
ma non ci riesci
Gli occhi fuori dalle palpebre risaltano sotto quelli occhiali troppo spessi
Il tuo culo enorme
è inguardabile laddove esiste la declamata perfezione
Quando torni nel tuo Inferno guardi
impaurita
l’obbrobrio che ti circonda
Ma ora hai chi ti viene a trovare
Hai chi ai tuoi occhi
viene da un mondo superiore
da una vita che a te non è spettata
Hai con chi comunicare
in lingue ai tuoi fantasmi sconosciute
ti senti protetta dalla tua inutile apertura al lontano e non guardi
sprezzante finta indolente
chi vorresti ti osservasse con sguardi diversi da quelli di sempre
perché sai verresti disillusa
Perché sai che loro
in quel tuo vano momento di riscatto
sono chini e concentrati
sul luminoso schermino dello smartphone.
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