Una mattina
sul muro bianco di una camera dipinta da poco
vedo la lunga mantella di pizzo
nera ed elegante
di una falena
accidentalmente entrata ieri notte
attratta dalla ingannevole luce della stanza
Appena me ne allontano
dopo averne osservato la nobile corona
precipita anelata
verso la luce del giorno che entra dalla finestra
Ma non può uscire
La zanzariera è abbassata
ed io
non la aiuto ad evadere
La osservo
Le sue ali battono pazze
mentre lei cerca uno spiraglio in quella impietosa barriera retata
dove sbatte senza tregua
Il profumo della vita è lì, a un millimetro da lei
ma non riesce a raggiungerlo
Lotta costante
Tentativo istintivo
Non corre pericoli dove si trova
ma si sente in trappola
Si poggia sulla rete
Non è stanca
Chiude le ali
Ha intuito qualcosa
Si sposta di lato
adagio
verso il battente della finestra
Scorge il limitare della rete fra le due lastre metalliche della
struttura
S'incunea nel passaggio scorsoio
Non sa se potrà aggirare il suo ostacolo
Non sa se ne uscirà viva
Lei non esita
Non se ne cura
Scompare dalla mia vista parte dopo parte
Prima la corona
poi la mantella Non la vedo uscire
Immagino la sua fatica
e quando me ne vado
percepisco la sua morte.
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